Perché lavoro

ISBN: 9788868353933
NUMERO PAGINE: 128
ANNO EDIZIONE: 2020
EDITORE: Feltrinelli
€ 12,00

Cosa indica oggi la parola "lavoro"? Che significato assume questo termine per donne, uomini, società alle prese con lavori sempre più discontinui e mal pagati? Il lavoro umano è destinato a perdere di senso, scalzato dall'innovazione tecnologia e ormai "uberizzato" in task e mansioni prive di raccordi? La domanda è di portata epocale: da un lato chiama in causa l'ormai lungo dibattitto sulla presunta "fine del lavoro" indotta dalla quarta rivoluzione industriale; dall'altro porta a chiedersi che ruolo giochi oggi il lavoro nella costruzione delle nostre biografie. Una delle voci più importanti della sociologia contemporanea, Richard Sennett, e uno dei più autorevoli giuristi del lavoro, Alain Supiot, si interrogano sui molteplici significati che abitano la parola "lavoro" e sugli effetti che questi producono sulla dimensione soggettiva del sé e dei rapporti con gli altri. Che ne è oggi di quel fare che non è solo strumento di sussistenza ma anche realizzazione di sé e costruzione della propria identità? Come ripensare il diritto del lavoro per far sì che anche il contenuto del proprio lavoro torni a contare, che riassuma significato anche quel che si fa, come lo si fa, la ragione per cui lo si fa? Sono domande di valore politico, ci dicono Sennett e Supiot. Domande che potrebbero orientare una riscossa dei movimenti dei lavoratori e contribuire alla formulazione di nuove regole per un "lavoro realmente umano".

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Anno Edizione 2020
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