Nel momento in cui questa quinta edizione sta per essere varata – anch’essa, come per gli anni precedenti, densa di aggiornamenti sul fronte legislativo, giurisprudenziale e di prassi su temi di fondamentale rilievo – è appena approdata in Parlamento la legge delega di riforma del sistema tributario. Si tratta di un testo di fondamentale importanza, perché interviene su numerosi nodi irrisolti del nostro ordinamento sui quali questo Manuale ampiamente si sofferma auspicando proprio quell’intervento legislativo che la delega prevede. Si pensi, tra i numerosissimi problemi di cui essa si occupa, alla insufficiente tutela dell’affidamento e della certezza del diritto, specie dinanzi a tributi di fonte unionale; all’assenza di una disciplina generale e compiuta del contraddittorio procedimentale; alla mancata indicazione degli elementi di prova nell’avviso di accertamento; alla pure insufficiente disciplina dell’autotutela; agli innumerevoli difetti del sistema sanzionatorio amministrativo e penale, non solo ciascuno in sé considerato ma anche nel loro funzionamento complessivo; alla disciplina procedimentale dei rapporti di coobbligazione, in cui il diritto di difesa è oggi sacrificato, stavolta per demerito di taluni arresti giurisprudenziali, sull’altare dell’interesse erariale. Ci attendiamo molto da questa Riforma soprattutto per gli effetti che essa può determinare sul sistema Paese, che deve tornare ad attrarre investimenti in un contesto di certezza, crescita e sviluppo economico in cui il fattore fiscale riveste un ruolo fondamentale.
