Nel 2019 la magistratura italiana è stata colpita da uno scandalo che ha avuto un forte impatto sull’opinione pubblica. Secondo alcune indagini demoscopiche, la fiducia dei cittadini nei confronti dei magistrati è ai livelli più bassi della storia repubblicana. Il servizio giustizia è considerato da molti insoddisfacente. Eppure la giustizia è un settore cruciale non solo per il funzionamento dello Stato e i suoi equilibri, ma anche per la coesione sociale e per l’economia. Il legislatore, dopo i recenti interventi sul processo civile e penale tendenti soprattutto a ridurne la durata, che si collocano nell’ambito di un progetto di rilancio del Paese dopo la crisi causata dalla pandemia, ha approvato una legge che modifica l’ordinamento giudiziario e la disciplina del CSM. Le modifiche introdotte sono adeguate? E basta l’intervento del legislatore per risolvere i problemi sul tappeto oppure è necessario un cambiamento del costume? In questo volume, che analizza la legge n. 71 del 2022, gli autori – ricercatori, professori, avvocati ed ex magistrati, alcuni dei quali con una competenza arricchita dall’esperienza maturata all’interno del CSM – illustrano accuratamente tutte le novità ed esprimono le loro opinioni.
