17 - La nuova banca dei dati personali

ISBN: 9791259652027
NUMERO PAGINE: 298
ANNO EDIZIONE: 2023
EDITORE: Cacucci Editore
€ 32,00
€ 30,40

Il duty of confidentiality, il quale costituisce uno dei fondamentali doveri del banchiere nei confronti del cliente non solo nei sistemi di common law ma anche in Italia e in Europa continentale, potrebbe risultare, nella più moderna società tecnologica governata dagli algoritmi, una “fortezza sotto assedio”, prossima a essere espugnata. Il fornitore di social network, infatti, nel raccogliere sistematicamente e apparentemente in modo gratuito, dati di una clientela che sta diventando vieppiù vasta, anche rispetto a quella di una banca, seppur di grandi dimensioni, si va materializzando come player alternativo, nonché concorrenziale, rispetto al banchiere. Ciò si giustifica, soprattutto alla luce del fatto che l’ente creditizio utilizza da oltre un ventennio, per il supporto delle proprie strutture tecnologiche, service provider (nell’ambito di contratti di outsourcing) sempre più tecnologicizzati.
Con l’esplosione degli algoritmi e con il rischio che l’utente venga “aggredito” sulla piattaforma, il lavoro si interroga se la banca, il cui ruolo storico è di raccolta del risparmio e di esercizio del credito, possa sviluppare in futuro anche una ulteriore attività, comunque remunerata, di tutela dei dati personali tanto dei propri clienti quanto di ogni altro soggetto che abbia un interesse a vedersi difeso rispetto alle forme sempre più invasive e algoritmiche di accesso alle informazioni di natura personale.
In questa prospettiva non solo utopistica ma implementabile tecnicamente, l’istituto di credito, sebbene potenzialmente destinatario di aggressioni informatiche, potrebbe proiettarsi nel mondo degli algoritmi, e della data protection, come garante del duty of confidentiality. Al tempo stesso, l’ingresso nel mercato algoritmico può rappresentare un’opportunità per sviluppare un nuovo settore di attività comunque lucrativo.
In definitiva, il lavoro è finalizzato a verificare se, soprattutto in una prospettiva futura, lo stesso concetto di denaro basato tradizionalmente sulla moneta, sia essa reale o virtuale non possa tradursi per la banca anche in un qualcosa di ulteriore, in particolare la “fee”, dunque la remunerazione per un servizio di tipo accessorio, quello connesso, appunto alla protezione di personal data della clientela.

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Anno Edizione 2023
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